SUPER SKIDMARKS
di @Luca Abiusi

Ad esempio le gomme sono inchiodate: è assente l’animazione delle ruote che girano. Non puoi varcare i cordoli: la macchinina fa tunz e rimbalza come in Ridge Racer. Il brano di inizio gioco è feccia: fa la cosa giusta e disattiva le musiche prima che l’apparato uditivo collassi, ma lascia gli effetti. Ecco gli unici limiti di fabbricazione imputabili a Super Skidmarks, il gioco di corse arcade che nel Novantacinque forniva all’Amiga le ultime gioie derivanti l’esclusività. Il titolo monopiattaforma realizzato ad hoc. Viene da chiedersi dove le trovassero le motivazioni quelli di Acid Software, che non è che avessero venduto chissà quante copie di Skidmarks, l’anno prima, pure con gli apprezzamenti della stampa. Epperò poi ti ricordi che Amiga era qualcosa di diverso e che spesso era la passione, ossessiva, dei fautori della ex demo scene a generare le opere più interessanti e disallineate; poveri in canna e anche emarginati, con null’altro che uno stanzino e un Amiga 1200 rimediato servendo ai tavoli della birreria del quartiere, questi programmatori di Blitz Basic trovarono il modo di riscrivere la storia del corsistico isometrico nell’arco di un semestre.

Brillantone il rimorchio – il caravan – da portarsi a zig zag come zavorra, allegra variazione della corsa standard che, diciamocelo, rimane seminale pure se al posto delle auto gli metti delle mucche a rotelle. Si acconsente. Hanno introdotto la funzione di hi-res allontanando la telecamera e modificando – questa volta sì pesantemente – il gameplay originale, che adesso decide di accostare Indy Heat e BadLands per largire generosità a campo largo al sistema di guida convenzionale. Super Skidmarks è macchininismo in plusvalenza dopoché se ne è acclarato il disuguale funzionamento stilistico in fase di comparazione fra pilotaggio classico e microbico; due giochi, non uno. Con lo zoom attivato è d’obbligo ricordarsi le curve, i dossi, i trampoli. Con la alta risoluzione applicata, al contrario, si sa già quando svoltare, anticipare, slittare. Ma se si è microbi succede che la distanza fra le micromacchine si percepisca meno e che si debba produrre traiettorie millimetriche a fiancheggiare il bordo entro una linea di condotta proporzionalmente più rigorosa, e quindi sistemicamente rivolta al tradizionalismo hardcore. In sala ci avrebbe sguazzato, anche a inizio anni Novanta, il Super Skidmarks delle macchinine poligonali personalizzabili, benché da un coin-op non ti aspetti mai una analoga ricchezza strutturale.

Pacchi di opzioni e configurazioni attendono polposi l’apprezzatore di corse leggere ad angolatura, abbandonate un po’ velocemente a partire dall’ultimo decennio, seppure il Driift Mania del Wii abbia di recente riportato in superficie questo tanto apprezzato genere. Si asseriva di polposità. Super Skidmarks presenta otto tipi di autovettura e ventiquattro percorsi. Il numero dei giri può essere portato fino a venti ed è possibile modificare la direzione iniziale di percorrimento. Ogni macchinina segue altrettanti campionati monotematici – si va dal rilassante Mini Magic al forsennato Formula Finale – da cui andrà poi determinandosi lo stato di pendenza della cpu in funzione della tortuosità dei tracciati e della capacità di accelerazione. Sviluppatori capaci. I modelli tridimensionali dei macinini sono pressoché perfetti e si muovono in fluidità anche quando persistenti massivamente sullo schermo a 320x256 puntini colorati in trentadue tonalità. Il design delle piste, particolarmente ispirato, provvede a inserire lungo i bordi quei dettagli che ti illuminano l’ambiente e ti creano la simpaticheria dei microgiochi sala giochi – ci sono anche i micropupazzi, che sono fissi, come fissa è la interezza delle microstrutture, ma non ne faremo una diatriba – cui i grafici attingono con onestà per copiare lì dove opportuno e potervi creare sopra delle estetiche assolutamente personali. Il baco delle musicacce resta non grave e sebbene gli effetti siano anch’essi di basso livello riteniamo che la opera corsistica di Acid Software riesca a esibire disinvolta il profilo genetico di un monolito.








 

  Piattaforma Amiga ECS / OCS / AGA / CD32
  Titolo Super Skidmarks
  Versione UK
  Anno immissione 1995
  N. Giocatori 1/4 [Link-up]
  Produttore Acid
  Sviluppatore Acid
  Designers Andrew Blackbourn, Simon Armstrong, Rodney Smith, Hans Butler, Kurt Butler
  Compositore Anthony Milas
  Sito Web ...?
  Sist. di controllo Digitale - Joystick
  Numero tasti 1
  Orientamento Orizzontale
  Scrolling Multidirezionale
  Formato Floppy Disk / CD-Rom
  Numero supporti 7 / 1
  WHDLoad Sì [link]
  Genere Racing
  Rarità
  Quotazione 15 - 20 €
  OST No

 

Super Skidmarks, compatibile con tutti gli Amiga montanti almeno 1MB ma evidentemente pensato per funzionare sui modelli AGA dotati di fastRAM – ne esiste anche una versione CD32 – è provvisto di un potente editor delle macchinine, incluso nei sette dischi. Più che altro, si tratta giustappunto del tutorial professionale utilizzato dai grafici per modellare i mezzi. All’interno del manuale è fornita una spiegazione di utilizzo piuttosto sommaria, pertanto per poter sfruttare al meglio il compilatore è inevitabile, almeno inizialmente, andare per tentativi e vedere che succede modificando le coordinate X e Y. Magari si impara. Il titolo prevede diverse modalità multiplayer fino a quattro giocatori. Naturalmente la più appagante risulta essere quella in link-up, collegando due Amiga col cavo seriale e così usufruendo dell’appagante fullscreen. L’installer è presente, ma è comunque consigliabile utilizzare il file di installazione WHDLoad, che funziona con tutti gli Amiga e non presenta errori di caricamento occasionali. La versione Mega Drive, evidentemente penalizzata dal supporto, è castrata. La conversione grafica risulta accettabile, eppure il numero dei tracciati è inferiore, non è presente l’hi-res, è assente l’editor, si registra un lieve ridimensionamento delle macchinine e vi è una generale perdita di colore. In compenso si rilevano alcune animazioni ambientali assenti su Amiga. Il suono è comunque venuto meglio.