ZANY GOLF
di @Andrea Chirichelli

Il mondo dei videogiochi non è fatto solo di produzioni multimilionarie e blockbuster su licenza. Questa verità è sposabile e condivisibile oggi, ma lo era anche ai tempi dell’Amiga e durante la sua lunga vita, molti giocatori ebbero la fortuna di provare un congruo parco-titoli “particolari”, capaci di unire un gameplay semplice e immediato ad una realizzazione tecnica di tutto rispetto, senza per questo dissanguare le risorse e le clessidre delle software house produttrici. Zany Golf è parte di questo insieme. Pensata e realizzata da Will Harvey, in tempi nei quali Electronic Arts non era ancora diventata quel mostro onnivoro e sforna-sequel-copia-carbone che è adesso, Zany Golf è la migliore simulazione di minigolf di sempre. Un gioco fresco e semplice, nel quale l’obiettivo è, ovviamente, mettere la pallina in buca utilizzando il minor numero possibile di colpi.

Zany Golf offriva al giocatore solo otto buche, ma tutte indimenticabili grazie e soprattutto alla grande originalità che Harvey aveva infuso in ognuna di loro. I campi di gioco, infatti, erano tavole imbandite con hamburger saltellanti, piccoli castelli con fossato da superare, laboratori che possiamo immaginare sede di lavoro per qualche scienziato pazzo et similia. Il bello è che avere una mira precisa, in Zany Golf, non era di certo sufficiente per vincere. Tutte le buche necessitavano di qualche ulteriore accorgimento da parte del giocatore in modo da poter giungere all’entrata in modo più semplice e diretto. Nello stage “Magic Carpet”, una volta indirizzata la pallina sulla zona “sensibile”, la si doveva dirigere col mouse fino all’uscita, oppure nel sopracitato stage hamburger-dotato, lo stesso andava, ehm, “stimolato” cliccandoci sopra e permettendogli così di cominciare a rimbalzare sul piano, liberando così l’ingresso per imbucare la pallina...

Graficamente delizioso, Zany Golf centrava il bersaglio anche sul fronte sonoro, grazie alla presenza di motivetti immediati ed orecchiabili (memorabile quello del castello). E come tutti i giochi pensati per il multiplayer, anche Zany Golf aumentava a dismisura la propria longevità sfruttando la modalità a quattro giocatori (che dovevano forzatamente passarsi di mano in mano il mouse) in maniera divertente e creando quel senso di sfida necessario a dare spessore ad un’esperienza ludica fatalmente troppo breve in single player. In Inghilterra, su Zany Golf, andò creandosi un vero e proprio culto, che sfociò addirittura in megatornei televisivi con tanto di premi finali. Una giocabilità, quella del titolo EA, che prevaleva su tutto: la regolazione e il caricamento del tiro, eseguibile direzionando tramite un comodo mirino, dovevano necessariamente essere misurati. Una eccessiva pressione del tasto adibito portava, nei pressi della buca, al classico “trasbordamento”, e guai a non ultimare nel par. È pacifico che nella sessione in solitario Zany Golf sia penalizzato anche dalla mancanza di stimoli, visto che il computer non si rivela un avversario eccessivamente astuto. Tuttavia dotarsi di un amico ambulante non dovrebbe costituire un fatto problematico, anche in virtù della semplicità gestionale del titolo (un unico mouse), e della sua straordinaria immediatezza ludica, assimilabile anche dal detrattore giurato del videogioco elettronico. Originale e dotato di un sense of humour davvero spiccato e generalmente insolito nei videogiochi moderni, Zany Golf rappresenta una produzione piccola ma indispensabile nel bagaglio di conoscenze ed esperienze ludiche del giocatore moderno. Se non avete avuto l’opportunità di provarlo ai tempi che furono, sarebbe davvero il caso di colmare alla svelta la lacuna…









  Piattaforma Amiga OCS
  Titolo Zany Golf - Titolo Alternativo: Will Harvey’s Zany Golf
  Versione Nord America
  Anno immissione 1989
  N. Giocatori 1/4
  Produttore Electronic Arts
  Sviluppatore Sandcastle
  Designers James Nitchals, Will Harvey, Ian Gooding
  Compositore Douglas Fulton
  Sito Web www.ea.com
  Sist. di controllo Analogico - Mouse
  Numero tasti 1
  Orientamento Orizzontale
  Scrolling Multidirezionale
  Formato Floppy Disk
  Numero supporti 1
  WHDLoad Sì [link]
  Genere Minigolf
  Rarità
  Quotazione 70 - 90 €
  OST No

 

Nell’88 Will Harvey disegna sulle specifiche dell’Apple IIGS come per i gloriosi 15 canali audio del chipset proprietario Ensoniq, per cui la diminuzione della qualità del suono nei successivi port risulta più o meno sensibile contestualmente le capacità di sintesi dei sistemi ospitanti. Appresso le notevoli grafiche di Amiga e Atari ST, dove le estetiche del programma originale sono rese al pixel, il lavoro di adattamento acustico è dignitoso, ma vengono tuttavia a mancare certe frasi strumentali precedentemente in uso. Lo speaker dei macchinari MS-Dos muniti è quasi soddisfacente. Il Mega Drive, mortificato dalla mancanza di un mouse, si priverà del livello “Magic Carpet”.