MADOU KING GRANZÖRT
di @Luca Abiusi

Da precedente animazione Sunrise di robot anni ’80, e su intervento di Hudson Soft, arriva sul SuperGrafx Madou King Granzört, che è videogioco arcade di attinenze platform vagamente anomalo per via della necessità di fusione e trasformazione spiriturale tra mech. Offresi la possibilità di pilotaggio di tre robot che liberamente si alternano col di loro peculiare armamento per applicare il teorema del gioco di variazione; per il 16 bit della Nec può trattarsi di un progetto d’eleganza in grado di riconfermare le potenzialità di questa console che si estingue ancor prima di entrare in guerra con Super Famicom e Mega Drive. Granzört è titolo generalmente programmato per adottare la migliore risoluzione del successore del PC Engine così che si dica di avere un videogioco che altri non avranno mai almeno fino all’arrivo delle console a 17 bit, che dice che saranno potenti e avranno gli sprite tridimensionali e potranno collegarsi al telefono per giocare con gli altri a distanza.

Come accaduto con Aldynes quel che scatena l’attenzione delle utenze è il dominio delle estetiche. Sfondi di non confrontabile dettaglio e sprite a colorazione plurima creano affreschi che vorrebbero essere di un Pinturicchio contemporaneo ai suoi inizi, ma che sa già dipingere il fluido parallasse e concedere la tecnica. Ancorché derivativo di una tradizione visuale riconoscibile, importante vuol essere il disegno dei mech in fase di trasformazione; i meccanismi animati sono i medesimi. Questi sembrano non piegarsi al compromesso malgrado l’inevitabile ridimensionamento in pixel. Ciò nondimeno, le animazioni convincono. Dianzi il magniloquente sfondo esse fanno uso di fotogrammi, e va reso elogio verso il mecha design dei guardiani e dei robot di interfase. Si è rilevata apprezzabile la non staticità del background differenziale. Vi è classe nelle sfumature avvistabili oltre lo strato di interazione: il pianeta si prende l’orizzonte del primo quadro, luci bluastre a intermittenza rendono elettrico lo scenario seguente. Un sonoro al di sopra degli standard  suona potente le musiche di sottofondo e adduce violenti gli effetti a tema. Benché non si conquisti lo spessore di analoghe produzioni su CD-Rom, e ci mancherebbe, a confronto con buona parte dei titoli d’azione in formato HuCard Granzört riesce a prevalere senza particolari problemi tanto sul fronte acustico quanto sui contesti del design.

Non pago delle sue iconografie Granzört adduce momenti di significativo level design nell’alternanza dei tre assetti, che fanno tre videogiochi in uno; Granzört è velocità di opzione tra mech che Hudson impiega per offrire il meglio della trasformazione di grado arcade proprio quando il meccanismo ottiene la sua arma che deve essere usata per scardinare lì dove il precedente meccano si blocca. Ma più che di scalo tra mech si tratta di interscabio di armature, poiché appunto il robot resta il medesimo ed è il guscio a generare il principio camaleontico. L’armatura base, che è rossa, offre in dotazione fior di spada letale a vicinenza, nel corpo a corpo. La seconda armatura, di color blu intenso, concede facoltà di propulsione in volo con per dentro discreto potenziale di scontro uno a uno mentre il rivestimento verde dovrebbe risultare il più popolare in quanto dotato di un super mega arco capace di scoccare frecce di fuoco. In fase di gameplay si renderà comunque necessario lo sfruttamento intensivo del triumvirato in luogo di superamento in via aerea di talune alture, per abbattere mostrario avente corazza di superiore persistenza e ancora per centrare certi bersagli da lunghe distanze. Si entra così in comunicazione con una manovra che esige trattamento di sincronismo iniziale ma che non rileva complessità in quanto evidentemente scritta per eseguire videogioco di certa struttura, di certo robot che ora vuole potenza, dopo vuole Robin Hood. È questo che conferisce lustro alla opera Hudson Soft. Non tanto la presentazione di supergioco a 17 bit, ma appunto la scambiabilità del soggetto.








  Piattaforma PC Engine SuperGrafx
  Titolo Madou King Granzört - 魔動王グランゾート -
  Versione Giapponese
  Anno immissione 1990
  N. Giocatori 1/2
  Produttore Hudson Soft / Sunrise
  Sviluppatore Hudson Soft
  Designers Kyon Kyon, Kakuma Abe, Takashi Oka, Kazuyuki Takimoto
  Compositore Norihiko Yamanuki
  Sito Web www.hudson.co.jp
  Sist. di controllo Digitale - Joycard
  Numero tasti 2
  Orientamento Orizzontale
  Scrolling Multidirezionale
  Formato HuCard
  Numero supporti 1
  Compatibilità NTSC-J
  Genere Platform
  Rarità
  Quotazione 35 - 40 €
  OST No

 

Madou King Granzört è tratto da un’omonima serie animata Sunrise diretta da Oji Hiroi (Sakura Wars) e trasmessa sui circuiti televisivi giapponesi dall’aprile del 1989 al marzo del 1990 in 41 frazioni. Ulteriori tre episodi sarebbero in seguito stati realizzati per il mercato degli OAV. Nel 2014 l’intera serie ha ottenuto il restauro in digitale per i formati blu-ray. La serie non è mai giunta in Italia.