EVANGELION: 2.22 You Can (Not) Advance
di @Luca Abiusi

Volendo dire sul secondo lungometraggio sui mondi evangelici che potevano essere vale giù di lì quel che si disse nel giorno che ti guardasti Evangelion: 1.11 You Are (Not) Alone, dove che ti chiedesti contro quale saracinesca Hideaki Anno poteva andare a schiantarsi, se non che in quel preciso intervallo di tempo può darsi che non lo sapeva lui per primo; manco mai a svoltare la tetralogia in chiave strettamente esegetica, Evangelion: 2.22 You Can (Not) Advance dà se non altro spazio al pensiero divinatorio, nell’indulgere a neo-caratterismi di medio fanservice e alta incidenza biorobotica da che reca, a questi detti, preliminari funzioni di agganciamento a binari di (non) vite, lì mentre che si decantasse come in una bolla di quasi incipienza il futuro vittorioso dei raglianti asini parlanti, nella epoca di quando si era soli e condiscendenti. Da cui la necessità di almeno altri due film. Fuor di dubbio, il mosaico attoriale distribuisce indizi sulla mutazione che la saga avrebbe conseguito per conto di forzatura registica unitaria, dal momento che sembrava che era il momento di seppellire tutte le fissazioni e le paranoie del presente corrente immediato. E di valutare se era il caso di mettere fine all’adolescenza.

Non biasimabile questo tentativo qua di alzare le barricate rispetto a una visibile diversione di elementi settari e certificati autismi, atti di sfrenatissimo terrapiattismo in capo a speculazioni parallele, dove che affianco a schiere d’infanticidi potenziali e dentro a canali discord dedicati a Neon Genesis Evangelion ci si poteva riscoprire apostoli di tutta un’aberrante contronarrazione secondo cui alla fine della storia ti veniva rivelata la teoria del tutto. Nonché l’esatta ubicazione della Lancia di Longino. You Can (Not) Advance chiede di andarsene per conto suo. In traiettoria di pubblici meglio eterogenei e di assai meno predisposti a derivare nerdisticamente alla bassa letteratura dell’internet 3.0; il film s’incarica per questo talune manovre di revisionismo venute a mancare in You Are (Not) Alone, con una qual vigoria per certuni versi e trova, il film, una sua estrosità elettiva nel dirompere il circuito di marca seriale, presso che a erigerne uno fresco di matrice, sostituente, non ancora catastrofico nella misura di un futuro nichilista e inaggiustabile ma che applicasse anzitutto tabula rasa circa gli algoritmi attitudinali a uso e privilegio dell’otaku seriale. Operazione che si deve dire complessa, non che riuscita a metà; ché si rimane sul tecnico, si tende ancora a prediligere l’immagine; in qualche modo si prova a fare cose da adulti, seppure si ricade una su due nella “harem soap opera” a base di scuole medie superiori e poco altro.

Sì ma il reboot tutto quanto in digitale poteva ambire a un grading di molto più impattante sul livello degli incarnati, che restituiscono all’iride tonature generalmente fredde; si dispiega lo scoloramento dei pigmenti sovra dell’ordinaria transizione all’animazione anni 2000 renderizzata dai supercalcolatori, allorché il calore del colore stampato su pellicole 35 millimetri del Feature Film dimora tuttora in una dimensione metafisica, e ci si deve arrestare sull’argomento poiché determinante quando che scannerizzi il supporto Blu-ray che ci hai difronte per vedere se tiene il supplemento dell’animato analogico superiore e non lo trovi, e ti trovi per cui a dovere discorrere di un film evidentemente difettoso di anima, pure ancora se animato, ancora anche se non esente di nuovezza in forza di linee longitudinali aggiunte allo script da uno Tsurumaki (FLCL) che invero sembra che non sa veramente verso quale direzione andarsene, ché nel frattempo Hideaki all’esterno della porta dell’ufficio in cui si era andato a chiudere per scrivere la sceneggiatura di Evangelion tre punto qualcosa aveva fatto affiggere il cartello “Jama Shinaide Kudasai”. Banalmente, Evangelion: 2.22 incontra il suo standard cinematico – eppure non cinematografico – nel durante la estemporanea corporeità delle sequenze dinamiche e di collisione con gli Angeli, traverso le quali i registi vorrebbero estinguere il debito narrativo maturato. Senza però liberarci dalla noia.












  Classificazione Film d’animazione
  Titolo originale Evangelion: 2.0 You Can (Not) Advance - ヱヴァンゲリヲン新劇場版: 破 -
  Provenienza Giappone
  Prima immissione 2009 / Cinema
  Produttore Studio Khara
  Regia Hideaki Anno, Masayuki, Katsuya Tsurumaki
  Fotografia Toru Fukushi
  Soggetto Hideaki Anno
  Character design Yoshiyuki Sadamoto
  Mechanical design Ikuto Yamashita
  Dir. animazione Yuu Honda, Hidenori Matsubara, Atsushi Okuda, Shunji Suzuki
  Compositore Shirō Sagisu
  Sito produttore khara.co.jp
  Formato Blu-ray Disc
  Edizione Italiana [Dynit]
  Anno edizione 2011
  Numero supporti 1
  Lingue IT / JP
  Sottotitoli IT
  Rapporto 1.85:1
  Compatibilità Region B
  Durata 108 min
  Episodi //
  Reperibilità Buona
  Prezzo 15 € circa
  OST Sì [EVANGELION:2.0 YOU CAN (NOT) ADVANCE. original sound track, 2009, STARCHILD]

 

A differenza del Rebuild precedente, che in linea di massima trascriveva l’iniziale arco episodico della serie televisiva, Evangelion: 2.0 irroga significative modifiche di screenplay, e contestualmente a ciò immette la nuova figura femminile Mari Illustrious Makinami (Maria Iscariota, come da citazionismo giudaico-cristiano riconducente a note vicissitudini di tradimenti e crocefissione). Ma più che altro, il personaggio è introdotto sotto forma di stereotipo waifu, perché potesse venire strumentalizzato su di un livello di mimetica sessualizzazione, a incremento dei pre-order sul parallelo e assai prospero settore delle action figure. In merito al film, anche in questo caso il versante home video [Evangelion: 2.22 You (Can) Not Advance] beneficia di una serie di aggiustamenti sul lato delle animazioni; una speciale proiezione per le sale di Evangelion: 2.22 viene quindi fissata per i giorni 8 e 9 aprile del 2010 presso la zona termale di Hakone, situata nella prefettura di Kanagawa (l’esatta ubicazione di Neo-Tokyo 3). In Italia, dopo essere stato pubblicato su DVD e Blu-ray Disc dalla Dynit, il film ottiene uno screening per il cinema in occasione della rassegna “Evangelion Night”, svoltasi il 4 settembre del 2013.