PROGEAR NO ARASHI
di @
Luca Abiusi

Progear_Flyer_front_x.jpg (23876 bytes)Dopoché il suo verticalismo divenne il punto fermo delle sale arcade di fine millennio, nel 2001 la veterana Cave dà luogo a un ambizioso videogioco a scrolling orizzontale e ingegnerie aerodinamiche parallele di nome Progear no Arashi. Lo steampunk è quello di Steel Empire. E indubbiamente tornano alla mente le diavolerie verniane di 20.000 Leghe Sotto i Mari e con la stessa potenza visiva i castelli fluttuanti di Laputa, e si staziona sul particolare, sul level design, sull’elemento scenografico. Ma si resta ancora sul tipo di gameplay che aveva portato lustro a Dodonpachi e Guwange, benché il cabinet di Progear non sembrò riscuotere uguale risposta sul micromercato europeo delle simulazioni sportive, dei picchiaduro a incontri e poco altro con tutta la spinta promozionale che stava dietro a Capcom, eppure chiunque avesse avvicinato codesta epopea di marchingegni che decollano e distruggono vi avrebbe trovato l’impronta della Cave autenticissima, colei che vuol rendere manifesto il desiderio di ritornare al classico dello spara e fuggi, anche se poi è lei stessa a prenderne le distanze, provocatoria. Maniacale.  

I controlli presentano un sistema di fuoco standard a continuanza frontale e sgangiamento di super bombe mediante tasto due. Ma vi sarebbe qualcosa di ulteriore da dire sulla possibilità di agganciamento a tre diversi componenti satellitari attivanti benefici di lock-on e homing calorico come disvantaggi apparenti sulla velocità, e diventa opportuno studiarsi i manuali d’uso dei biplani opzionabili già che se il Gambler monta un cannone a direzione “aperta” il mitragliatore del Militant dirige più in linea di orizzonte, epperò va detto che in rispetto della tradizione Cave ambidue i raggi di penetrazione assumano significative consistenze già dal primo livello, in modo da potere scatenare bene il Jeweling Score, strategia di moltiplicazione numerica portante la conversione dei proiettili in preziosi denominati Rings e Stones che una volta acquisiti materializzano il bonus. È perlopiù una questione di mantenere uno stato di bilanciamento tra l’economia dell’accumulo da congestione e la necessità di liberarsi dei detriti, giacché nei momenti di massimo accalcamento si ha perlopiù il tempo di perdere una vita e dissipare lo scoring.

Progear no Arashi definisce un tipo di struttura meno complesso di quanto il Jeweling Score porti a presupporre, e si tende a perseguire una chimica d’azione cui possa attingere anche l’utente non addetto al sovraccarico del punteggio, che può o meno essere acquisito e che comunque diverrà parte di una consumazione rigorosamente voyeuristica, ancora se in capo a una intenzione estetica di stretto fotorealismo. Progear no Arashi è come uno di quei cinegiornali realizzati durante la Seconda Guerra Mondiale dall’esercito alleato nei quali si vedevano i bimotori MItsubishi roteare in picchiata verso queste gigantesche portaerei classe Yorktown, quelle che potevano trasportare fino a cento aeroplani da combattimento e che erano come autostrade che si spostavano in mezzo all’oceano. Vi è sentore di guerra a romanzi, del genere che si è tutti eroi, i frammenti del cinema dove vi è il barone del cielo danzante tra le raffiche. Per taluni meccanismi avrebbero probabilmente dovuto inserire fotogrammi d’animazione aggiuntivi. Ma intanto, il campo lunghissimo dello sfondo riversa il grado di dettaglio della migliore tradizione Konami, un playfield che in esteso lo esporremmo volentieri alla parete interna di un santuario eretto allo shooter giapponese per imponenza creazionale allora che l’interagire diretto può qui diventare pressoché superfluo; si ha difatti l’impressione che l’immaginifico mondo renderizzato da Junya Inoue si divori il videogioco, e che alla fine non rimanga che mettersi in disparte.









 

  Piattaforma Coin-op
  Titolo Progear no Arashi - プロギアの嵐 - WORLD: Storm of Progear
  Versione Giapponese
  Anno immissione 2001
  N. Giocatori 1/2
  Produttore Capcom / Cave
  Sviluppatore Cave
  Designers Tsuneki Ikeda, Akira Wakabayashi, Hiroyuki Tanaka, Kengo Arai, Junya Inoue
  Compositore Yukinori Kikuchi
  Sito Web www.cave.co.jp  
  Sist. di controllo Digitale - Joystick
  Numero tasti 3
  Orientamento Orizzontale - Yoko Mode
  Scrolling Laterale
  Risoluzione 384 x 224
  Formato PCB - CP System II
  Emulazione Completa [testato su MAME]
  Genere Shoot ’em up
  Rarità
  Quotazione 200 - 250 €
  OST Sì [Capcom Music Generation Progear no Arashi Original Soundtrack, 2003, Suleputer]

  Il videogioco ottenne riduzioni per i dispositivi di telefonia mobile i-mode e Yahoo Mobile, comunque non acquisibili in Occidente. A ogni modo né Cave né Capcom ne produssero corrispettivi per console, e in virtù di questo la pcb CP System II completa di documentazione e materiale illustrato è tuttora oggetto collezionabile. La OST di Yukinori Kikuchi, contenente 26 tracce tra suoni e musiche, viene pubblicata nel settembre del 2003 da etichetta Suleputer. Ovviamente solo in Giappone.
        










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